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Fratelli Miller, ritorno alle origini: i due italoamericani conquistati da calore, cucina e luoghi del Molise

Non è solo con una valigia piena di prodotti “Made in Molise” che Eric e Scott Miller, sviluppatore per Amazon il primo, studente in Psicologia il secondo, sono tornati nelle loro case in America dopo le lunghe vacanze natalizie a Vastogirardi. Quello che questi due ragazzoni di un metro e novanta hanno portato via con sé è soprattutto il ricordo indelebile dell’affetto, amicizia ed ospitalità che l’intero paese ha loro regalato durante la loro permanenza. Tanto da spingerli a prolungare la visita. “Avevano prenotato fino al 23 dicembre e poi, una volta a Vastogirardi ed essere stati letteralmente travolti dal calore della gente, hanno deciso di rimanere fino al 26. Segno che si sono trovati più che bene”, ha commentato soddisfatto Peter Farina, ideatore e fondatore della ‘italyMONDO! LLC’, società americana che ha come mission quella di portare o riportare gli italoamericani a riscoprire le loro origini nella maniera più vera, ossia attraverso le relazioni con la popolazione locale. fratelli-miller-vastogirardi-2“Ci piace l’idea che non si sentano turisti, ma parte integrante della comunità che scelgono di conoscere durante la loro permanenza. Ed il Molise è perfetto per i nostri scopi”, ha continuato Peter. Eric e Scott hanno sangue italiano nelle vene, il loro trisavolo è emigrato dal Bel Paese alla fine dell‘800, anche se loro sono cresciuti tra lo stato di New York ed il Tennessee. Sono stati proprio loro a scegliere Vastogirardi come destinazione, anche se non erano mai stati prima in Molise. Una scelta di cui non si sono pentiti, anzi. Torneranno, hanno promesso, magari accompagnati da altri familiari. Ed è quello che spera anche il primo cittadino, Andrea Di Lucente, ed il suo staff, a partire dal suo vice Lucia Masciotra e per finire ai dipendenti dell’ufficio anagrafe, alla vulcanica consigliera alla cultura Franca Di Tella. “Sono stata io a proporre al sindaco di aderire al progetto della italyMONDO! LLC e fare di Vastogirardi uno dei “Comuni Ospitanti” in Molise. Ho incontrato Peter Farina al Comune di Pietrabbondante e, saputo del progetto della società, non potevo non invitarlo a venire a parlarne con il sindaco Di Lucente che, entusiasta, ha dato subito il suo assenso al progetto. In poco tempo ci siamo ritrovati Eric e Scott per le strade di Vastogirardi”, ha detto Franca Di Tella. “Abbiamo trovato in fretta un alloggio adatto alle loro esigenze ed anche un paio di persone che potessero fare da interpreti. Ha funzionato tutto benissimo”. Il paese si è prodigato a dare il benvenuto ai due ospiti: dal giorno del loro arrivo alla partenza è stato un susseguirsi di eventi per far sentire a casa i due fratelli Miller: visite turistiche nei dintorni, al castello medievale, al tempio sannita, alla riserva Mab di Monte di Mezzo. E poi Pescolanciano, Frosolone, Agnone, Campobasso, Isernia. Un’agenda fittissima di impegni, che soprattutto i ragazzi del paese hanno fatto a gara a riempire, tra feste, lezioni di cucina, partite di calcio, balli in discoteca, gite. “Il giorno di Natale Scott e Eric hanno ricevuto la bellezza di 200 inviti – ha rivelato la consigliera Di Tella. – Non sapevano come fare per accontentare tutti. Il momento più bello della loro permanenza? La festa a sorpresa che abbiamo organizzato per il compleanno di Scott. Lo abbiamo invitato ad un aperitivo e si è ritrovato davanti torta e candeline. E’ rimasto senza parole e profondamente commosso. Il più divertente? Quando alla partita contro il Venafro si sono messi a gridare “Forza Vastogirardi” senza rendersi conto che erano finiti tra i tifosi avversari. Meno male che il sindaco-presidente Di Lucente è andato a salvarli”, ha concluso Franca ridendo.

Cacciatori irregolari diventano ‘preda’ del Corpo Forestale: uno dei due fugge alla vista degli agenti, fermato

Gli agenti del Corpo Forestale hanno denunciato due cacciatori irregolari. È accaduto nell’altissimo Molise e più precisamente nei territori dei comuni di Vastogirardi e Pescopennataro, caratterizzati dalla presenza di aree protette e di specie faunistiche particolarmente tutelate dalle norme di legge statali e regionali. I due cacciatori, residenti nella provincia di Isernia, sono stati fermati nello stesso giorno ma in località differenti da due pattuglie di forestali appartenenti ai Comandi stazione di Pescopennataro e San Pietro Avellana. Uno dei due, alla vista degli agenti, si è dato alla fuga per sottrarsi ai controlli di rito ma è stato prontamente inseguito e fermato dopo aver percorso un breve tratto. I controlli documentali e delle armi semiautomatiche in loro possesso, legittimamente detenute per praticare l’attività venatoria, hanno consentito di riscontrare alcune irregolarità, alcune aventi anche rilevanza penale. In particolare il serbatoio dei due fucili semiautomatici controllati conteneva un numero di cartucce superiore alla soglia stabilita dalle norme, soglia che serve a contenere il vantaggio del cacciatore nei confronti delle potenziali prede. Per questo motivo i due uomini sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria e le armi poste sotto sequestro penale. Dal Comando provinciale del CFS di Isernia fanno sapere che nei prossimi giorni i controlli finalizzati ad appurare il rispetto delle norme venatorie, attraverso le quali viene tutelala la biodiversità dei nostri territori, saranno intensificati unitamente a quelli tesi ad impedire atti di bracconaggio e caccia illegale, soprattutto da parte dei non aventi diritto.

ACCADDE OGGI: il 6/12/1907 la strage di molisani a Monongah

La mattina del 6 dicembre 1907 a Monongah, piccola cittadina del West Virginia (USA) si verificò la più grave tragedia della storia mineraria degli Stati Uniti. Alle ore 10:20 si verificarono delle esplosioni nelle miniere di carbone che fecero tremare la terra fino a 13 chilometri di distanza. Le cause della tragedia sono tuttora sconosciute, malgrado all’epoca fossero state fatte indagini dalle autorità americane non si arrivò mai ad accertare la causa reale dell’esplosione. A Monongah nel buio delle miniere morirono circa 360 persone, di cui 171 italiani, 87 erano molisani (36 di Duronia, 20 di Frosolone, 12 di Torella del Sannio, 8 di Fossalto, 7 di Pietracatella, 3 di Bagnoli del Trigno, 1 di Vastogirardi). GiuPrio

Il ricordo del presidente Paolo di Laura Frattura
Una tragedia lontana nel tempo avrà stemperato l’orrore delle grida del momento, la paura, i contorni dei volti, il ricordo dei nomi dei travolti. Non avrà però stinto il dolore delle famiglie, rimaste senza figlio, padre, marito, fratello, dolore tramandato di generazione in generazione. Non avrà sciupato il significato di tragedia sul lavoro. Monongah nel tempo è importante. È importante oggi perché è un punto di sacrificio altissimo che ci ha portati a condizioni di lavoro sicure, almeno sicure nell’obbligo della norma.

Il 6 dicembre 1907, 87 nostri corregionali, per lo più giovanissimi, partivano da Duronia, Frosolone, Torella del Sannio, Fossalto, Bagnoli del Trigno, Pietracatella e Vastogirardi, in condizioni difficilissime e disperate, come i migranti oggi sui barconi al largo di Lampedusa. Coltivavano lo stesso sogno drammatico di sfuggire alla miseria. Un secolo fa un viaggio verso la terra promessa, l’America, che ben presto si dimostrò essere non meno dura e difficile di quella natia.
A quel sogno di futuro migliore, il West Virginia rispose ai nostri giovani molisani con la miniera. Chi tra noi ha avuto un nonno, uno zio, minatore in Europa o nel resto del mondo, ha sentito che non c’è lavoro peggiore del minatore: scendere senza alcuna tutela per la propria incolumità nel cuore della terra, dove non c’è né aria salubre né luce. La miniera ti segna, come ti segna la guerra.

Monongah è stato questo, l’esplosione improvvisa di un disastro rimasto nascosto per troppi anni, il cui recupero storico, di memoria collettiva, è nostro dovere ancora oggi, a distanza di tanto tempo, politico, civico e morale. Ce lo impongono i numeri di quello scempio umano: le cifre ufficiali parlano di 361 vittime, di cui 171 italiani, ma le cifre ufficiose, accreditate da molti studiosi, arrivano a parlare di un orrore ben più vasto.

La tragedia di Monongah a 106 anni di distanza deve farci riflettere sulla necessità di vedere sempre assicurate, anche nei mestieri più duri, dignità e sicurezza che mai devono essere barattate con il bisogno di lavorare. Questo, in particolare, lo dobbiamo agli ultimi, agli stranieri che vengono da noi a trovare lavoro, a chi non ha mezzi, a chi si lascia guidare dalla disperazione.

Ricordiamo Monongah per ricordare ancora una volta tutte le tragedie che hanno colpito gli emigranti molisani, l’altro Molise andato via con la speranza nel cuore di tornare un giorno con quella sicurezza economica che la nostra regione non offriva.
A chi non è tornato, oggi alle 87 vittime di Monongah, il nostro pensiero più commosso.

Turismo sostenibile e nuovi modelli agroalimentari, il Gal Alto Molise: puntare sulla biodiversità. Partecipato incontro nella riserva di Montedimezzo

Operatori e amministratoriIl grande e raro patrimonio di biodiversità del territorio alto molisano, da tutelare e valorizzare, è il fil rouge da seguire per lo sviluppo del turismo sostenibile e di nuovi modelli agroalimentari. È questo il mantra della strategia elaborata dal partenariato Gal Alto Molise (formato da 19 comuni e da oltre 116 privati), che dando voce ai protagonisti del territorio ne ha recepito esigenze e potenzialità, al fine di costruire il Piano di Sviluppo Locale più adatto per rispondere al nuovo bando attuativo relativo alla misura 19 del PSR (Programma di Sviluppo Rurale Molise 2014 – 2020, Sostegno allo Sviluppo Locale LEADER). Il 20 ottobre, nella sala della riserva di Montedimezzo, a Vastogirardi, lo staff tecnico del Gal Alto Molise ha incontrato operatori, rappresentanti di associazioni ed amministratori del territorio, per un confronto aperto sul tema della conservazione della biodiversità floristica delle praterie naturali, degli ecotipi locali di leguminose e della valorizzazione del paesaggio culturale della transumanza e delle aree naturalistiche di cui l’Alto Molise è ricco. Il professore dell’Unimol Paolo Di Martino ha portato all’attenzione il lavoro fatto per il riconoscimento della riserva della biosfera Unesco “Alto Molise”, che abbraccia i 7 comuni del consorzio Assomab (tra i promotori del Gal Alto Molise) ma che rappresenta un modello anche per tutta l’area circostante. Ha parlato della raccolta di varietà autoctone di ecotipi locali, che costituiscono un patrimonio di agro-biodiversità inestimabile e possono contribuire allo sviluppo delle filiere agricole, costituendo un vantaggio per valorizzare la qualità delle produzioni locali. Riserva Montedimezzo UnescoTra le lacune evidenziate, la mancanza dei piani di pascolamento del bestiame e la necessità di raccogliere il fiorume dei pascoli, utilizzando macchine spazzolatrici ad hoc, per conservare i semi delle diverse specie delle praterie naturali. La pianificazione del pascolo e della semina del fiorume è finalizzata alla prevenzione dell’erosione dei suoli idrogeologico e può contribuire alla rigenerazione del cotico erboso dei Tratturi. Sono stati individuati, inoltre, numerosi tipi di legumi da selezionare e riprodurre per costituire una fonte importante per l’agricoltura tipica locale. L’Alto Molise è anche il territorio in cui ci sono le maggiori aree naturalistiche della regione come le rare foreste di abete bianco appenninico. Tale specificità è un punto di forza per promuovere il turismo naturalistico, creando ed incrementando per i visitatori esperienze a contatto con la natura, legate al benessere fisico e sportivo. «Dobbiamo rendere l’Alto Molise una palestra a cielo aperto. L’architettura del sistema di sviluppo locale deve corrispondere alle esigenze del territorio», ha detto Luca Di Domenico dell’assistenza tecnica dell’associazione Borghi Autentici d’Italia, che fa parte dello staff del Gal Alto Molise con il professore Angelo Belliggiano. «L’obiettivo è di fare dell’identità alto molisana un marchio territoriale di qualità – ha sottolineato Marco Giordano, presidente del consorzio Assomab. – Ma gli operatori devono credere fortemente in questo progetto. E capire che tutto il territorio può trarne benefici. Bisogna superare diffidenze e barriere e credere nell’autodeterminazione della nostra area, che va marcata e tramandata ai figli, condivisa con i cittadini. Il futuro si tramanda. Lo spazio c’è per tutti, ma bisogna crescere nella qualità e nell’innovazione, con la capacità di imparare da altri territori virtuosi». Dunque, tra le idee emerse durante il confronto pubblico, quella di creare maggiore consapevolezza nella comunità sulle potenzialità del territorio, far leva sull’educazione e la formazione, a partire dalla scuola, far appassionare le persone che il territorio lo vivono alla biodiversità che lo caratterizza. Fondamentale è infatti la partecipazione attiva degli alto molisani, che tramite il Gal Alto Molise possono costruire insieme, facendo rete, il proprio modello di sviluppo. Operatori e rappresentanti di associazioni ed attività dell’area del Gruppo di azione locale possono ancora aderire al Gal Alto Molise, rivolgendosi agli amministratori dei propri comuni di riferimento.

Gal Alto Molise, solo il 17% delle aziende agricole in mano ai giovani. Obiettivi: puntare su biodiversità, innovazione e prodotti a chilometro zero

Giuseppe Orlando sindaco Poggio SannitaLa natura, la biodiversità, il paesaggio sono valori di cui il territorio alto molisano è ricco, ma che vanno tutelati e valorizzati, sia a fini turistici e ambientali, sia per dare nuove opportunità all’agricoltura. L’Alto Molise può vantare diverse zone di pregio ambientale, tra cui spiccano le 5 “core area” della riserva della biosfera Unesco Alto Molise. Un punto di forza di cui può beneficiare tutta l’area del Gal Alto Molise, il partenariato formato da 19 comuni e oltre 116 privati, che sta lavorando assiduamente per un nuovo piano di sviluppo locale, in cui sono gli attori del territorio ad essere protagonisti. Dopo l’incontro tematico sul turismo sostenibile il 13 ottobre a Capracotta e sulle nuove filiere dell’agroalimentare il 15 ottobre a Poggio Sannita, il 20 ottobre nella sede della riserva di Montedimezzo (Vastogirardi) si parlerà di “Conservazione dell’ambiente, del paesaggio e della biodiversità: partecipazione pubblica nelle azioni di tutela e valorizzazione tra tradizione ed innovazione”. «L’evento – spiega Paolo Di Martino, professore dell’Università del Molise, nello staff tecnico del Gal Alto Molise – è trasversale agli altri due ambiti tematici già affrontati negli ultimi incontri del Gal Alto Molise. Si baserà sulla partecipazione degli attori locali sui temi della conservazione della biodiversità floristica delle praterie naturali e sul contributo all’identificazione, caratterizzazione genetica e conservazione degli ecotipi locali di leguminose. Inoltre, si condivideranno idee per la valorizzazione degli habitat della rete Natura 2000 e del paesaggio culturale della transumanza nel territorio del Gruppo di Azione Locale Alto Molise». platea gal Poggio SannitaUn appuntamento importante, a partire dalle 16, a cui tutti i rappresentanti delle imprese ed associazioni del territorio, oltre agli amministratori, sono invitati a partecipare. Il piano di sviluppo che il Gal Alto Molise sta elaborando è infatti un progetto che si nutre della partecipazione attiva delle persone che vivono sul territorio, chiamate ad essere interpreti del futuro e delle prospettive della propria terra. Di qui gli eventi di confronto tematici, occasioni in cui mettere in evidenza criticità da superare e vantaggi sui quali puntare.

L’incontro di Poggio Sannita.  A Poggio Sannita, il 15 ottobre, lo staff tecnico del Gal Alto Molise, accolto dal sindaco Giuseppe Orlando nel Palazzo Ducale, nel parlare di nuovi modelli di agricoltura per lo sviluppo delle filiere e dei sistemi produttivi locali, è partito da un’analisi del contesto agricolo, per individuare debolezze ed opportunità. «L’incidenza dell’agricoltura nell’area del Gal Alto Molise rispetto a tutta la Provincia di Isernia è rivelante – ha detto il professore dell’Unimol Angelo Belliggiano, nello staff tecnico con Luca Di Domenico, – ma dal 1982 ad oggi si evidenzia come tale bene comune e sociale va perdendosi». Le aziende agricole, inoltre, sono per lo più gestite da over 65, mentre i giovani sono solo il 17,3%. Solo tre comuni dell’area di riferimento risultano praticare agricoltura biologica, che rappresenta senza dubbio un settore da sviluppare. Così come bisogna fare leva sul settore lattiero-caseario, che abbraccia già una buona fetta di territorio e che è un grande punto di forza. Molti sono infatti gli allevamenti bovini e ovini. Angelo BelliggianoDa parte degli imprenditori dell’agroalimentare è emersa la necessità di valorizzare la qualità delle materie prime locali, rendendole funzionali alle produzioni del territorio. Per esempio, produrre formaggi solo con latte locale. Un prodotto a chilometro zero, fatto di materie prime coltivate nell’area, diventa anche più vantaggioso in termini economici. Come è accaduto con le mele biologiche di Castel del Giudice. Per valorizzare la produzione c’è bisogno anche di recuperare la biodiversità dei pascoli, come spiegato dal professore Paolo Di Martino. Non mancano le difficoltà, come il sovraffollamento dei cinghiali, i prezzi bassi di alcune materie prime, come il grano, la frammentazione territoriale che penalizza la nascita di nuove aziende agricole. Ma l’obiettivo è quello di trovare la giusta strategia per arginare i problemi e superarli. L’intento è di recuperare alcune colture che possono essere produttive – emblematico l’esempio di un prodotte di olio di Forlì del Sannio – puntare sull’innovazione. «L’alleanza tra istituzioni ed imprese – ha detto Lino Gentile, sindaco di Castel del Giudice – è la chiave per una gestione attiva del territorio. I fondi pubblici devono essere usati con una strategia unitaria». «Dobbiamo certificare il prodotto che viene dal territorio – ha aggiunto Marco Giordano, presidente del consorzio Assomab – puntando sulla qualità, non sulla quantità». «L’operazione di ascolto del territorio che il Gal Alto Molise sta facendo – ha detto Serena Di Nucci, presidente del cda – è fondamentale per dare concretezza alla strategia».

Turismo itinerante e opportunità, i presidenti delle associazioni dei campeggiatori del Centro Sud si incontrano in Molise

Nella splendida cornice del Camping Cerritelli, in località di Vastogirardi, l’Unione Club Amici, la Federazione a favore dei turisti itineranti, ha discusso di sviluppo turistico del Centro Sud Italia, regolamentazione e sviluppo di quello che è fra i pochi settori in crescita e fra quelli che continuano a garantire presenze durante l’intero arco dell’anno.camper Per farlo sono giunti nel comune dell’Alto Molise i Presidenti e Delegati delle Associazioni: Ass. Campeggiatori L’Aquila – Camper Club Marsica, Avezzano – Ass. Campeggiatori Sulmona – Camper Club Cassino – Latina Camper Club – Rieti Camper Club – Camper Club Miralago Roma – Camper Club Antichi Casali, Roma – Roma Camper Club – AssociazioneASD3C, Roma – Camper Club Colleferro – Camper Club Guidonia – Velletrincamper – Ass Camperisti Viterbesi – Club Camping Key Italia, Isernia – Isernia Camper Club – Club ACTI Molise, Campobasso – Ass. C.sti camperRuvo, Ruvo di Puglia – Club Campeggiatori La Fenice, Bari – Camper Club Federiciano, Andria – Ass. Brindisincamper – Ass. Camperisti Trojani, Troia – Club C.ri Terra d’Ofanto, Cerignola – Lucera Camper Club – Radio camperisti Valle d’Itria, Martina Franca – Amici Camperisti Puglia, Taranto – Club Campeggiatori Jonici, Taranto. Oltre ad essi sono stati presenti il Presidente Nazionale della Federazione, Ivan Perriera, il Presidente per il Centro Sud, Benedetto Sinagoga, e il Presidente per il Sud, Gabriele Vertibile. A porgere il benvenuto agli ospiti l’Assessore Regionale, Carlo Veneziale, il Comune di Vastogirardi, con il Consigliere Franca Di Tella e il responsabile del Camping Cerritelli, Franco Mancinelli. “Il Molise vi accoglie – ha dichiarato Perriera – in uno dei suoi posti più incantevoli, in una struttura immersa nel bosco, offrendovi quello che ha di più bello: la natura.” A cogliere l’invito del Presidente Nazionale è l’Assessore Veneziale, che si è detto consapevole del supporto che il turismo itinerante può dare al Molise, regione che esige il rispetto che merita, demonizzando il tormentone “Il Molise non esiste” che da tempo viene diffuso attraverso i social network, a discapito di una regione piccola ma che ancora riesce ad offrire valori in altre regioni dimenticati. Franco Mancinelli ha ringraziato gli intervenuti per aver scelto il Camping Cerritelli, dicendosi disponibile ad incontri e raduni futuri per poter visitare i tanti luoghi di interesse turistico che caratterizzano l’Alto Molise. Il Consigliere di Tella ha portato i saluti del Sindaco Di Lucente, impegnato in un altro evento, si è detta disponibile a verificare l’opportunità di rendere ancora più accogliente il territorio di Vastogirardi nei confronti dei turisti itineranti. Dopo i convenevoli, l’assemblea è andata avanti con gli argomenti all’ordine del giorno avendo come moderatori i Presidenti Sinagoga, Centro Sud, e Vertibile, Sud Italia, che si sono confrontati con i tanti presidenti intervenuti. Da rilevare il rinnovo delle cariche dei Presidenti Vertibile e Sinagoga, rieletti per acclamazione, e l’incarico di Responsabile Nazionale del Progetto CAMPERforASSISTANCE (www.unioneclubamici.com/camperforassistance-1.html) che è stato affidato al Presidente del Latina Camper Club, Paride Pasquali.

Viaggi naturali, nella riserva di Montedimezzo l’ultimo libro di Ferraretto

Sabato 30 Aprile 2016 alle ore 14.30, presso la sala multimediale della Riserva Naturale Orientata di Montedimezzo a Vastogirardi, appuntamento speciale con i viaggi naturali. L’autore Andrea Ferraretto parlerà del suo ultimo libro dedicato a luoghi in cui paesaggi, parchi e città si vivono attraverso un diario di viaggio ricco di disegni e sul quale in copertina è raffigurata la splendida “Transiberiana d’Italia”, la ferrovia ultracentenaria che collega l’Abruzzo ed il Molise lungo l’Appennino. Una presentazione dedicata all’esperienza nella natura, all’importanza delle Aree Protette per la salvaguardia ambientale e per la crescita di un turismo sempre più consapevole orientato alla scoperta di percorsi diversi, fuori dall’ordinario, in cui la valenza ambientale gioca un ruolo sempre più importante.

Interverranno:
– Marco Giordano, Presidente Consorzio Assomab Alto Molise
– Domenico De Vincenzi, Responsabile U.T.B Isernia, Corpo Forestale dello Stato
– Paolo Di Martino, Responsabile scientifico Riserva MaB “Collemeluccio-Montedimezzo Alto Molise”
– Fabrizio Minichetti, Presidente Ass. “Le Rotaie Molise”
– Giuseppina Negro, delegata Wwf Molise

Coordina la presentazione Gianluca Di Lonardo

L’incontro fa parte degli eventi promossi dal progetto #nonperdiAMOquestotreno, la campagna di storytelling condiviso che affianca il progetto di turismo ferroviario organizzato dalla Associazione “Le Rotaie Molise” di Isernia in collaborazione con Fondazione FS lungo la linea Sulmona –Isernia e si pone l’obiettivo di aumentare le contaminazioni culturali tra il treno ed il territorio per implementare sempre più l’offerta del viaggio. L’esperienza del vissuto, le tradizioni e la memoria storica sono parte fondante della pubblicazione di Andrea Ferraretto, per questo motivo la presentazione in Molise avverrà nel giorno in cui quattrocento viaggiatori torneranno a fare visita alla riserva MaB “Collemeluccio-Montedimezzo Alto Molise”, un luogo perfetto per un “viaggio naturale” in questa regione.

L’Autore
Blogger con un passato da economista e la passione per i viaggi, Andrea Ferraretto raccoglie in questo libro mini esperienze di viaggio pubblicate sulla Stampa. Viaggi naturali, spiega, senza alcuna accezione ideologica, sono quelli al centro dei quali trovi l’attenzione al paesaggio, all’ambiente, alle persone. Muoversi lentamente, osservare, saper ascoltare sono i piccoli segreti per riappropriarsi di un territorio che ha ancora molto da dare e da dire. Prima ancora che luoghi, quelli di cui scrive Ferraretto sono opportunità. Opportunità di conoscere, di apprezzare, di lasciarsi sedurre. E questo può accadere seguendo lo Sciacchetrail, il percorso del vino simbolo delle Cinque Terre, cercando le tracce del lupo alle pendici della Maiella, esplorando il lago di Burano, un’oasi Wwf nel sud della Toscana che pochi conoscono.

Nuova scossa in Molise alle 6 e 26: terremoto di magnitudo 2.3

Ore 7.30. Nuova scossa di terremoto in Molise, registrata dalla sala sismica di Roma dell’Ingv alle 6 e 26 di questa mattina. L’evento, di magnitudo 2.3, si è verificato ad una profondità di 18 chilometri con epicentro a San Pietro Avellana. Il sisma è stato avvertito anche a Vastogirardi, Roccasicura, Rionero, Capracotta, Forlì del Sannio e altri comuni limitrofi.

Calcio, Vastogirardi vince la Coppa Italia: battuto il Venafro ai rigori

La finale di Coppa Italia regionale di calcio va al Vastogirardi. Gli altomolisani si sono imposti sul Venafro solo ai calci di rigore, vincendo per 5 a 3 allo stadio ‘Lancellotta’ di Isernia, dopo una partita terminata a reti bianche, supplementari compresi. Intorno alle 17 e 15 la ‘ruoulette’ dal dischetto: per il Vastogirardi vanno in gol Marinucci Palermo, Fraraccio, Padula, Cea e Bertone. Per il Venafro segnano Roncone, Velardi e Mancini. Decisivo l’errore di Patriciello, che si è fatto ipnotizzare dal portiere Pilenza. Realizzato il quinto gol, non è stato necessario far battere l’ultimo rigore al Venafro. Partita equilibrata, a tratti – soprattutto nel primo tempo – a bassi ritmi. Le due squadre si sono studiate e al momento giusto hanno cercato di colpite. Vittoria tutto sommato giusta, anche se decisa ai rigori, per il Vastogirardi, che ha avuto chiare occasioni da rete con Marinucci Palermo e Amicone, mentre gli avversari hanno avuto l’occasione forse più ghiotta con Patriciello che dentro l’area ha centrato il portiere.