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Category Archives: San Polo Matese
Accoltellato per aver difeso una ragazza, gli auguri del governatore al ‘piccolo eroe’ molisano: ‘Luigi, guarisci presto. Ti aspettiamo’
Dopo il messaggio del sindaco di San Polo Matese a Luigi Spina, il 24enne molisano del comune matesino, ferito da uno sconosciuto a Merlbourne, in Australia, per aver difeso una ragazza, e per il quale il primo cittadino ha chiesto tramite il Prefetto di Campobasso che venisse riconosciuta al ragazzo l’onorificenza al Valor Civile, anche il presidente della Regione Frattura ha espresso la sua solidarietà al giovane e l’augurio di una rapida guarigione. Lo ha fatto tramite la sua bacheca Facebook. “A Luigi Spina i più cari auguri per una pronta guarigione. Stiamo seguendo la sua storia con attenzione e partecipazione sentite. Luigi è un giovane uomo che porta con sé, nel mondo, valori importanti, quali l’altruismo e la capacità di stare dalla parte del più debole. A Melbourne ha mostrato grande coraggio e rischiato tanto pur di difendere una donna in difficoltà: siamo fieri di lui. Lo abbracciamo e con lui abbracciamo anche i suoi genitori, Pierluigi e Angela. Caro Luigi, il Molise ti aspetta!”
Chef molisano accoltellato, chiesta l’onorificenza al Valore Civile. Il sindaco: ‘Solidarietà e coraggio di Luigi ci inorgogliscono’
“Il gesto del nostro concittadino Luigi Spina esprime nel modo più alto e nobile le caratteristiche della nostra gente, della nostra identità. Luigi, ragazzo perbene, lavoratore, non ci ha pensato due volte: dopo essersi accorto di ciò che stava accadendo spinto da una solidarietà che ci inorgoglisce ha aiutato una donna in difficoltà, venendo colpito brutalmente alla mano e all’addome con un coltello. Per questo, come amministrazione, abbiamo chiesto al Ministero dell’Interno, tramite la Prefettura di Campobasso, competente per territorio, la concessione di una onorificenza al Valore Civile”. A parlare Armandino d’Egidio, primo cittadino di San Polo Matese che nella giornata di ieri ha presentato la richiesta. “Pochi forse sono a conoscenza del fatto che Luigi – continua il primo cittadino – è di San Polo Matese. Dobbiamo dunque sentirci orgogliosi di essere concittadini di persone così semplici, eccezionali, eroiche come Luigi. Con il suo gesto, in quei concitati momenti, ha pensato solo a mettere in salvo la donna. Un gesto di grande coraggio e altruismo. Per questo, insieme con il resto dell’assise civica, abbiamo deciso di attivarci immediatamente per chiedere l’onorificenza. Un abbraccio anche alla famiglia di Luigi, ai suoi splendidi genitori, da sempre attivi nel sociale nella nostra piccola comunità di San Polo, e non solo, i quali hanno trasmesso il senso dall’altruismo e della solidarietà incondizionata al proprio figlio. Aspetteremo Luigi a braccia aperte per consegnargli di persona la onorificenza non appena tornerà a San Polo Matese. Nel frattempo, giungano a lui gli auguri di una pronta guarigione da tutta la nostra comunità”. Luigi Spina, chef molisano, come si ricorderà è stato accoltellato nella notte tra il 24 e il 25 febbraio, a Melbourne, dopo essere intervenuto per fermare un individuo (ora ricercato) che stava molestando una donna. Il 24enne di San Polo aveva da poco terminato il suo turno di lavoro quando ha notato che una donna era stata aggredita. Il giovane, resosi conto di ciò che stava accadendo, non ci ha pensato due volte ed è entrato subito in azione. Il malvivente a quel punto ha sferrato una coltellata all’addome del 24enne prima di far perdere le proprie tracce. Un gesto, quello di Luigi, che nel giro di poche ore ha fatto il giro del mondo. Diverse testate internazionali infatti hanno riportato l’accaduto e soprattutto hanno definito il giovane di San Polo Matese come un eroe. Luigi, attraverso i social, ha voluto rassicurare tutti i suoi conoscenti. Le sue condizioni di salute infatti non desterebbero particolari preoccupazioni.
Dagli zampognari di San Polo Matese ai figurati del ‘Terzo Millennio’ di Termoli: Molise protagonista a Rivisondoli, il Presepe Vivente ammirato sotto una bufera di neve
Come ormai consuetudine da diversi anni, il Molise è stato ancora protagonista del Presepe di Rivisondoli, giunto alla 66^ edizione, che si ricorderà per le condizioni avverse che hanno minato sino all’ultimo l’organizzazione, perfetta sotto ogni aspetto. Dopo aver partecipato alla messa mattutina, presieduta dal Vescovo Mons. Angelo Spina, visibilmente commosso, mentre fuori dalla Chiesa imperversava una bufera di vento e neve che ha davvero avuto dell’incredibile, alla presenza degli amici zampognari e del gruppo La Teglia di San Polo Matese, e con l’associazione Terzo Millennio di Termoli, che per l’occasione, anche quest’anno, si è presentata all’insegna dell’integrazione sociale ed interculturale con dei figuranti migranti ospiti del Centro “Le Dune” di Petacciato, guidati dal coordinatore de “I Borghi d’Eccellenza” Maurizio Varriano, con rappresentanti molisani di varie associazioni provenienti da Bojano, Forli del Sannio con il gruppo “La Vandresa “, accompagnati nel canto dallo splendido Coro “La Figlia di Jorio da Orsogna”, la sera alle 18 in punto la magia si è ripetuta. Una vera magia, in tutti i sensi, un vento da oltre 100 km/h, una bufera di neve che non si vedeva da decenni, una nevicata copiosa e senza un attimo di tregua, un freddo polare tanto da percepire una temperatura di circa oltre 20 gradi sotto lo zero, hanno fatto da contorno ad una edizione che resterà alle cronache.
Un attento pubblico capeggiato da Gianni Rivera, che ha voluto esprimere la sua meraviglia e il suo stupore con un classico del calcio (“è stato il gol più bello che abbia mai visto”), e ha voluto, al termine della manifestazione, abbracciare i partecipanti al presepe e i suoi organizzatori. Il più antico e prestigioso presepe d’Italia, gemellato al più antico e prestigioso presepe del Molise, quello di San Polo Matese, voluto fortemente oltre 30 anni fa , proprio dall’attuale Vescovo di Valva Sulmona, va oltre e consolida una straordinaria vicinanza e assonanza con il Molise e non solo, vedendo nascere proprio a Rivisondoli, con capofila San Polo Matese, la rete dei presepi Viventi d’Italia di cui fanno parte parte i più affascinanti ed importanti presepi viventi Italiani tra cui Gubbio, Greccio, Atri, Eboli, Caserta, Matera, Cisternino, Morcone, Verona, oltre ai molisani San Polo Matese, Larino, Guardialfiera, Montenero di Bisaccia, Macchiagodena, Agnone, Castelmauro, Sant’Elia a Pianisi, con il suo presepe dei Briganti che presto vedrà la sua prima edizione. Il Molise fuori dai propri confini si fa valere e fa sperare, e insieme all’Abruzzo può scommettere in un rilancio del turismo e del settore culturale. La rete dei Presepi Viventi come volano e sincera collaborazione per un Molise che propone magie e rende magiche le notti altrui.
Molise protagonista fuori regione, ‘La Teglia’ di San Polo e ‘Crociati e Trinitari’ di Campobasso ottengono due ambiti premi
Dopo ‘Mezzogiorno in Famiglia’, programma di Rai Due, che il 24 e 25 dicembre a Rivisondoli ha esaltato le peculiarità molisane, aspettando il 5 gennaio con Rivisondoli protagonista del Presepe Vivente più bello e longevo d’Italia , il Molise non smette di stupire ed esce vincente nonostante l’assenza cronica di una programmazione turistica e culturale all’interno della regione. I gemellaggi sottoscritti con San Polo Matese, la costituenda associazione dei Presepi Viventi d’Italia con ben 60 presepi Italiani tra cui Greccio, Venezia, Verona, Gubbio, Atri, Eboli, Caserta, Matera, Cisternino, e con i comuni molisani di San Polo Matese, Guardialfiera, Agnone, Macchiagodena, il rapporto costante con iniziative abruzzesi hanno fatto sì che le tre interessanti manifestazioni hanno visto e vedranno protagonista il Molise. Infatti, ‘Mezzogiorno in Famiglia’, dove gareggiava Rivisondoli, ha visto partecipi i gruppi di folkloristici di Macchiagodena, Forlì del Sannio, San Polo Matese, gli zampognari di San Polo Matese, i costruttori di zampogne, scapolesi, Franco Izzi e Fabio Ricci, il gruppo dei “Patrios” con la loro musica Etnika Popolare innovativa, la Fonderia Marinelli con le campane, artigiani della polenta di Macchiagodena e dei latticini bojanesi del caseificio “Rio freddo”, l’artista bojanese Michele Chirico supportato dal padre Franco. Il Molise che grazie alla volontà di emergere, considerarsi una delle regioni più appetibili d’Italia, il voler sempre più essere presente in organizzazioni e manifestazioni nazionali ed internazionali, anche grazie alle amicizie strette con le regioni vicine, dichiarando autorevolmente l’orgoglio molisano, riesce tramite associazioni e gruppi di volenterosi ad esprimere il proprio valore e la propria generosa e consapevole forza. Il coordinamento del Club dei Borghi d’Eccellenza è sempre più impegnato a proposte di notevole spessore e l’attenzione di regioni come l’Abruzzo, la Campania, la Puglia, il Lazio, le Marche, il Veneto, l’Umbria, è decisamente un atto di grande rispetto ed ammirazione per chi indefessamente si spende per una regione come il Molise. Il Molise deve consapevolmente ritenersi pronto a scendere in campo con forze che se non attengono alle braccia della politica, attengono alle braccia dei molisani, e l’apertura ultima del MUSEC ad Isernia, dimostra che volere è potere. Il Molise esiste ed è straordinariamente molisano esserne orgogliosi, come è voluta essere da sprone la campagna #orgogliosamentemolisano, lanciata dalla Presidenza del Consiglio Regionale e lo dimostrano i due premi ambitissimi che andranno ad essere consegnati al Gruppo “La Teglia” di San Polo Matese e all’Associazione rievocazioni storiche “Crociati e Trinitari” di Campobasso. Infatti i due gruppi molisani sono riusciti, nonostante la concorrenza di altissimo livello, nel portarsi a casa il Premio “FIABA DAY” dall’alto patrocinio del Presidente della Repubblica e della Presidenza del Consiglio, assegnato al gruppo La Teglia, e il premio “Amici della Giostra” , istituito dai sestieri sulmonesi, Giostra patrocinata dalla Regione Abruzzo, Comune di Sulmona, Meraviglia Italiana, meritatamente vinto dall’Associazione campobassana. Questo è il Molise che davvero esiste e che gode di grande attenzione al di fuori della nostra regione e che sempre porta alto il suo vessillo, in ogni occasione, in ogni manifestazione, aspettando una legge che tuteli le tradizioni e chi le sostiene senza aiuti economici che, in altre regioni, sono prioritari ed elargiti con grande spirito meritocratico.
‘Mezzogiorno in Famiglia’ e ‘Sereno variabile’ puntano sul Presepe vivente di Rivisondoli. Presenti anche Comuni e gruppi folkloristici molisani ‘gemellati’
Mezzogiorno in Famiglia, programma di Rai due, il 24 e 25 dicembre sarà a Rivisondoli. Il 5 gennaio ancora Rivisondoli protagonista con il Presepe Vivente più bello e longevo d’Italia mentre a metà di gennaio ospiterà Sereno variabile. In tutto questo il Molise riveste una parte assai rilevante. I gemellaggi sottoscritti con San Polo Matese, la costituenda associazione dei Presepi Viventi d’Italia con ben 60 presepi Italiani tra cui Greccio, Venezia, Verona, Gubbio, Atri, Eboli, Caserta, Matera, Cisternino, e i Comuni Molisani di San Polo Matese, Guardialfiera, Agnone, Macchiagodena, il rapporto costante con iniziative abruzzesi, hanno fatto sì che le tre interessanti manifestazioni vedano protagonista il Molise. Infatti partecipi saranno i gruppi folkloristici di Macchiagodena (foto), Forlì del Sannio e, appunto, San Polo Matese, gli zampognari del centro matesino, il costruttore di zampogne, scapolese, Fabio Ricci, il gruppo dei “Patrios” che aprirà la puntata del 24 dicembre con la musica Etnika Popolare innovativa, la Fonderia Marinelli con le campane del Santo Natale, artigiani della polenta di Macchiagodena e dei latticini Bojanesi del caseificio “Rio freddo”. Il Molise che grazie alla volontà di emergere, al di là della politica che, secondo l’associazione Borghi d’Eccellenza, non riesce organicamente a programmare un vero progetto turistico “Molise” e non riesce ad assumere iniziative volte alla conoscenza diretta di una regione che è da considerarsi una delle più appetibili d’Italia, salvo l’interessamento da parte della Presidenza del Consiglio Regionale che anche al di fuori di ogni schema e confine dichiara autorevolmente l’orgoglio molisano, riesce tramite associazioni e gruppi di volenterosi ad esprimere il proprio valore e la propria generosa e consapevole forza. Il coordinamento del Club dei Borghi d’Eccellenza è sempre più impegnato a proposte di notevole spessore e l’attenzione di Regioni come l’Abruzzo, la Campania, la Puglia, il Lazio, le Marche, il Veneto, l’Umbria, è decisamente un atto di grande rispetto ed ammirazione per chi indefessamente si spende per una regione come il Molise. Presto in Molise torneranno le telecamere di Sereno Variabile, come pure annunciato da Osvaldo Bevilacqua il 6 dicembre in occasione della Giornata dell’Emigrante, che nonostante le polemiche,è riuscita nell’intento di dimostrare l’esistenza di una regione che è dormiente per progetti ma, nel momento dell’orgoglio, dimostra di essere “quella più bella d’Italia”. “Il Molise – sottolinea Varriano dei Borghi d’Eccellenza – deve consapevolmente ritenersi pronto a scendere in campo con forze che se non attengono alle braccia della politica attengono alle braccia dei molisani. E l’apertura ultima del MUSEC ad Isernia dimostra che volere è potere. Il Molise esiste ed è straordinariamente Molisano esserne Orgogliosi”.
Gli zampognari di San Polo Matese nel Presepe vivente di Rivisondoli. L’annuncio: l’anno prossimo la Madonnina sarà molisana
Scelti i personaggi del Presepe vivente Rivisondoli, dove il Molise sarà presente con figuranti, regia scenica e grande partecipazione. E c’è già un’anticipazione che riguarda la nostra regione: la Madonnina l’anno prossimo sarà Molisana. Inoltre sono in arrivo altri gemellaggi con il Club dei Presepi viventi d’Italia con sede a San Polo Matese. Andiamo con ordine. Sara’ Roberta Sideri, sedicenne di Lanciano, ad impersonare la Madonna nel 66esimo Presepe vivente di Rivisondoli che si svolgera’ il prossimo 5 gennaio, alle 18, nella Piana di Pie’ Lucente. La Madonna e gli altri personaggi principali della più antica e rinomata rappresentazione della Natività in Italia sono stati presentati subito dopo la celebrazione della Santa Messa della solennità dell’Immacolata Concezione, come da tradizione, nella chiesa parrocchiale di S.Nicola di Bari, a Rivisondoli. Il Bambino Gesù sarà invece Franco Bucci, nato appena quindici giorni fa, a Roccaraso. Quest’anno la crisi demografica che affligge soprattutto i paesi delle aree interne d’Abruzzo ha impedito che il Bambino Gesù fosse un neonato di Rivisondoli. La Madonna dell’Annunciazione invece sarà Beatrice Sette, 15 anni, di Pietransieri, frazione di Roccaraso, passata alla storia per l’eccidio del 21 novembre 1943, quando truppe tedesche d’occupazione trucidarono 128 civili inermi, tra donne, bambini ed anziani. San Giuseppe invece sarà Manuel Celio, diciannovenne di Rivisondoli, nipote del pastore più anziano del presepe vivente, Berardino, ottantenne, tra i personaggi del presepe vivente già da cinquantuno anni. L’angelo dell’Annunciazione infine sarà un’altra lancianese, Maria Laura Diano, di 16 anni. “Sono molto emozionata per il ruolo che da oggi rivesto – ha detto Roberta Sideri, appena tenuto in braccio il piccolo Franco Bucci. – Ho accolto con tanta gioia l’idea di essere la Madonna del presepe vivente e ho voluto tenere finora questa gioia solo per me e per i miei genitori, infatti soltanto oggi questa notizia, a sorpresa, l’hanno avuta anche i miei amici e compagni di scuola”. Roberta frequenta il terzo anno del Liceo Scientifico a Lanciano. “Sono onorato e davvero orgoglioso di vestire i panni di San Giuseppe, sia perchè è un santo importante sia perchè mio nonno, Berardino, è tra i veterani di questo presepe ed ancor oggi sebbene anziano partecipa a questo evento che è un vanto per tutta la comunità di Rivisondoli e per l’Abruzzo”, ha detto Manuel Celio. “La presenza della Madonna e dell’Angelo provenienti da Lanciano nasce dal rapporto instaurato tra il Comune di Rivisondoli e i promotori del presepe vivente con l’associazione ‘Lancianovecchia’, presieduta da Raffaele Filippone, che da ventisei anni è anima della rassegna dei presepi artistici ‘Riscopriamo il presepe’ – spiegano gli organizzatori della Natività di Rivisondoli. – Grazie a questa loro rassegna siamo entrati in contatto con l’associazione di Lanciano, che ha avuto in prestito alcuni dipinti della natività conservati nella pinacoteca comunale di Rivisondoli, dedicata proprio al presepe vivente”. E dai consolidati gemellaggi con realtà Molisane si è voluti ampliare la voglia di aggregazione e di scambio culturale. Anche quest’anno la cerimonia di presentazione dei personaggi principali della Natività è stata arricchita dalla presenza di un gruppo di zampognari provenienti da San Polo Matese, centro capofila con Rivisondoli del progetto dei Presepi viventi d’Italia, promosso dall’associazione “Borghi d’Eccellenza” e che vede insieme, tra gli altri, presepi viventi di lunga tradizione e grande fama come Greccio, Matera, Bergamo, Caserta, Guardialfiera, Perugia, Atri ed Eboli, Macchiagodena, Morcone, per un totale di oltre 50 presepi viventi. “Ogni anno il presepe vivente riesce a regalare gioia, emozione, serenità a tutti noi e alle migliaia di spettatori provenienti da ogni parte d’Italia – ha sottolineato il sindaco di Rivisondoli, Roberto Ciampaglia. – Il presepe resta segno indelebile anche di unione, di pace e serenità nella nostra comunità e per noi è sempre un atto di fede e di speranza nel Bambino Gesù, quest’anno dedichiamo la sacra rappresentazione a tutti i fratelli che hanno vissuto il dramma del terremoto nel Centro Italia e che pur senza un tetto e avendo perso tanti beni materiali non hanno smarrito la speranza di un futuro migliore, lavorando alla rinascita dei loro paesi”. Quindi il sindaco ha ringraziato gli organizzatori del presepe vivente, tutti coloro che in prima persona o dietro le quinte partecipano alla rappresentazione e gli amici lancianesi che onorano Rivisondoli con la loro presenza attiva unitamente all’intero Molise che da anni partecipa e rende possibile l’evento e l’unicità dell’evento arricchendo questa amicizia nata in nome del presepe vivente, “come segno e luce di speranza per tutti gli uomini e le donne del nostro tempo”, ha concluso Ciampaglia. “Questa tradizione è nata in anni difficili, quelli seguiti alla seconda guerra mondiale e all’occupazione tedesca in Abruzzo. Partendo da questo fatto la tradizione del presepe vivente è fin dalle origini un evento di rinascita e di speranza, è la festa della vita nascente, il più bel dono che Dio fa agli uomini e che tutti noi dobbiamo custodire e difendere, ogni giorno, non solo tenendo alla nostra vita e alla vita dei nostri cari ma rispettando la vita di tutti gli uomini e di tutte le donne, nostri fratelli e sorelle, perchè tutti figli di un solo padre che è Dio”.
A ‘caccia’ di castagne si perdono nel bosco, disavventura sotto la pioggia per una famiglia con 3 bambini piccoli sui monti del Matese. Salvati dai militari
Ore 16.40. Avevano scelto la giornata di oggi per una passeggiata nel bosco, con l’obiettivo di fare una ‘scorpacciata’ di castagne. Ma quella che doveva essere una camminata di piacere per una famiglia originaria del Napoletano, che vive nei pressi di Bojano, e composta da madre, padre e tre bambini piccoli, si è trasformata in una disavventura con forti momenti di apprensione. Nella tarda mattinata infatti il violento temporale che ha colpito anche la zona del Matese ha costretto il gruppetto a rifugiarsi sotto un grande albero per ripararsi dalla pioggia. Passato il peggio, la famiglia ha deciso di rimettersi in cammino verso casa, ma a quel punto i cinque hanno perso l’orientamento, non sapendo più che direzione prendere. Alla fine, grazie all’ausilio del cellulare di uno dei due genitori, sono riusciti a mettersi in contatto con il 112, non appena l’apparecchio captava il segnale. I Carabinieri della Compagna di Bojano si sono immediatamente attivati con i propri uomini e mezzi. Le ricerche hanno dato esito positivo dopo circa un’ora, la famiglia è stata ritrovata in contrada Iacicia, fra Bojano e San Polo Matese.
(foto archivio)
Solo e in cerca di funghi si perde nel bosco, ore di panico per un 36enne. Salvato dal Soccorso Alpino. Ma ora il Corpo pretende fondi dalla Regione
Si è conclusa a lieto fine la disavventura di un trentaseienne cercatore di funghi di S. Agata dei Goti (CE) disperso nei boschi di Boiano. Il ragazzo, T. C. le sue iniziali, era partito nelle prime ore di questa mattina in località S. Maria di S. Polo Matese per dedicarsi alla raccolta di funghi. Dopo diverse ore di cammino attraverso il territorio impervio dei boschi della zona, si è reso conto di aver perso l’orientamento. Dopo diversi e vani tentativi di ritrovare la via del ritorno, ha deciso di chiedere aiuto. Fortunatamente, mediante il suo telefono cellulare, verso le 9.30 circa, ha contattato il 118 il quale, trattandosi di territorio montuoso, e in ottemperanza alle procedure operative definite in tali ambienti, ha immediatamente allertato il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) che ha inviato una squadra di tecnici sul posto. Dopo circa due ore di ricerca il giovane raccoglitore di funghi è stato individuato e raggiunto dai tecnici del Soccorso Alpino in località Acerone nella zona montuosa limitrofa a Boiano. È apparso in buone condizioni di salute anche se alquanto provato dalla disavventura. Sul posto erano presenti anche i Carabinieri del Comando Stazione di Boiano. Ancora una volta il tempismo e la sinergia operativa tra 118 e Corpo Nazionale Soccorso Alpino ha consentito un rapido ed efficace epilogo di una vicenda che sarebbe potuta degenerare con il passare delle ore. Questo episodio contribuisce ad accrescere una preoccupante statistica che annovera cinque soccorsi del CNSAS a persone disperse in ambiente montano solo nelle ultime due settimane. Tale dato dimostra che in un territorio particolarmente complesso dal punto di vista orografico ed estremamente vocato ad attività turistiche e ricreative come quello della nostra regione bisogna tenere alta l’allerta, in particolar modo in un ambito, quello del pubblico soccorso, ed un ambiente, quello montano ed impervio, in cui la tempistica di intervento è un fattore determinante per l’incolumità delle persone. Nella regione Molise il CNSAS, che è attore principale in questi interventi, e che la Legge 74 del 21 marzo 2001 individua quale “soggetto di riferimento esclusivo per l’attuazione del soccorso sanitario nel territorio montano ed in ambiente ipogeo” indispensabile a coadiuvare l’azione del servizio di emergenza sanitaria 118 regionale, per quanto ben strutturato per personale e qualifiche tecniche, manca del tutto di risorse e mezzi che gli permettano di operare in ottemperanza alle normative vigenti, come avviene, d’altronde, nelle altre Regioni Italiane. La mancanza di risorse e mezzi dedicati al soccorso in ambiente montano determina inevitabilmente un problema oggettivo in caso di emergenze che solo la dedizione e lo spirito di sacrificio degli operatori CNSAS insieme al personale 118 riesce momentaneamente a risolvere. E’ dal 2013 che la Regione Molise si è impegnata a dotarsi di una Legge che consentirebbe al CNSAS di ottenere risorse per lo svolgimento dei propri compiti istituzionali, così come avviene in tutte le Regioni d’Italia dando man forte al già provato sistema di emergenza urgenza territoriale molisano. Tale strumento normativo, che scaturisce da una mozione approvata a maggioranza dal Consiglio Regionale il 10 settembre 2013, e che, inspiegabilmente, a tutt’oggi ancora non intraprende il suo iter legislativo, permetterebbe alla nostra Regione di garantire un servizio efficiente e, peraltro, definito dalle normative vigenti, in materia di pubblico soccorso. È auspicabile che al più presto tale Legge possa essere approvata per il bene dell’intera collettività.
Lieve scossa di terremoto ai confini del Matese, il sisma raggiunge anche il Molise
Una lieve scossa di terremoto è stata segnalata nella serata di oggi, sabato 7 maggio, dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Il sisma si è sviluppato al confine tra Campania e Molise, a ridosso dei monti del Matese, interessando entrambe le regioni con alcuni comuni delle Province di Benevento, Caserta e Campobasso. Il terremoto si è sviluppato alle 13.54 con epicentro a Cusano Mutri (7 km di profondità, magnitudo 2.1). Raggiunti dal fenomeno anche alcuni paesi molisani distanti circa 20 km dall’epicentro: Campochiaro, Sepino, San Polo Matese, Bojano, San Giuliano del Sannio, Vinchiaturo, Colle d’Anchise, San Massimo, Cercepiccola e Baranello.