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Molise Tabloid si rinnova. Da lunedì 27 marzo 2017 una nuova piattaforma ospita la nostra testata, presentando solo parzialmente una grafica diversa rispetto a quella precedente. Due gli obiettivi di questa scelta, divenuta ormai necessaria: arginare una serie di problematiche che non hanno garantito il corretto funzionamento del sito nelle ultime settimane (e per tale motivo ci scusiamo con voi); adeguare la piattaforma a nuove esigenze, fra cui ad esempio la progettazione di una versione ‘mobile’ adatta a dispositivi come gli smartphone. Per accedere a Molise Tabloid, cambierà poco o nulla. Nei prossimi giorni, collegandovi a www.molisetabloid.it verrete automaticamente reindirizzati a www.molisetabloid.com (servizio garantito entro le 48 ore successive alla messa online della nuova piattaforma) oppure, se preferite, potrete digitare direttamente l’indirizzo web www.molisetabloid.com. Sui social network, invece, compariranno direttamente i link del nuovo sito. L’attuale piattaforma (molisetabloid.altervista.org) sopravviverà come archivio storico, accessibile sul nuovo sito attraverso un banner laterale apposito. Scusandoci per il disagio e ringraziandovi per la vostra fedeltà, vi invitiamo a continuare a seguirci ed eventualmente a segnalarci suggerimenti circa la nuova grafica.

Tributi, Limosano comune ‘modello’: niente Tasi per il quarto anno di fila. Il sindaco Amoroso: ‘Piccola isola felice’

Le tasse, si sa, sono sempre un grande cruccio per i cittadini, soprattutto per coloro che hanno qualche difficoltà a fare i ‘conti’ ogni mese, ma ogni tanto in termini di importi totali arrivano anche buone notizie. A Limosano, ad esempio, per il quarto anno consecutivo l’amministrazione comunale non applicherà la Tasi, ossia il Tributo per i servizi indivisibili, che nel 2014 è confluita nell’Imposta Unica Comunale (Iuc) insieme alla Tari, Tassa sui rifiuti, e l’Imposta Municipale Unica (Imu). A spiegarlo è il sindaco Angela Amoroso (foto). “L’Amministrazione che mi onoro di rappresentare è riuscita a mantenere l’aliquota IMU nella misura minima prevista dalla legge ed a contenere la TARI, pur essendo una tassa legata alla copertura integrale del costo del servizio”, precisa il primo cittadino. “Relativamente alla TASI l’amministrazione comunale, perseguendo sin dalla sua istituzione una politica di contenimento delle spese generali, non è mai stata applicata. I proprietari, i possessori e gli utilizzatori degli immobili ricadenti nel territorio di Limosano, quindi, hanno avuto e continueranno ad avere un notevole risparmio sulla imposizione fiscale locale”. Nel 2014 sui 136 Comuni molisani soltanto in 5 non è stata applicata la TASI e nel 2015 e nel 2016 in 2, tra cui – sempre – Limosano. Anche per il 2017 con deliberazione del Sindaco n. 18 del 17.04.2017 è stato stabilito di non applicare la TASI. “Possiamo definirci una piccola isola felice”, scherza il sindaco Amoroso. “Tutto questo mi inorgoglisce perché è frutto di un’azione politico-economica meticolosa e attenta ai bisogni dei cittadini in un momento di grave crisi finanziaria”.

Centro prelievi via Toscana, notizie positive dall’incontro tra il sindaco Battista e vertici dell’Asrem, sembra scongiurata la chiusura

Ha avuto esito positivo l’incontro che questo pomeriggio il sindaco di Campobasso Antonio Battista ha avuto con il direttore generale della Sanità Marinella d’Innocenzo, con il direttore generale della Asrem Gennaro Sosto e con il dottor Giovanni Di Giorgio per scongiurare l’eventuale chiusura del centro prelievi di via Toscana. Nel corso dell’incontro è stato appurato che nella programmazione regionale rientra il centro prelievi di San Giovanni, come rientrano quelli di via Ugo Petrella e del Cep. Nei prossimi giorni si avranno notizie più dettagliate sulla possibilità di evitare la sospensione dell’attività del centro prelievi in questione.

 

Segnale Civico, Maroncelli “Spero si trovi una soluzione sulla paventata chiusura del centro prelievi, struttura di medicina territoriale importante”

“Mi auguro che l’incontro tra il sindaco di Campobasso, Antonio Battista, e il direttore generale dell’Asrem, Gennaro Sosto, porti a una soluzione positiva riguardo la paventata chiusura del centro prelievi di via Toscana”, il messaggio del consigliere Gianluca Maroncelli. La medicina territoriale è di estrema importanza per i tanti cittadini, della città e dei centri limitrofi, che si rivolgono ai centri dislocati nelle periferie, per questioni logistico-organizzative personale, per una riduzione dei tempi d’attesa e per la qualità che gli stessi hanno sempre offerto. In particolare, il centro prelievi di via Toscana si trova in uno dei quartieri più popolosi del capoluogo molisano e a margine di altre popolose aree, Vazzieri e Colle dell’Orso, nonché delle contrade della città, i cui abitanti ogni giorno si servono dei servizi che offre la città di Campobasso, con tutti i benefici del caso per l’intero capoluogo di regione. È  importante la presa di posizione del sindaco di Campobasso, Antonio Battista, perché è nelle politiche della nostra amministrazione comunale la valorizzazione e la centralizzazione delle periferie e delle contrade. L’augurio del gruppo ‘Segnale Civico’ è quello che il primo cittadino riesca a far valere nei confronti dell’Asrem, rispetto a una decisione impopolare, il giusto peso del capoluogo di regione, città che non può vedere tagliare servizi a discapito dei cittadini.

 

 

Seimila prelievi in un anno sono pochi per tenere aperto il Centro di via Toscana, l’ Asrem lo chiude, lo sdegno del Comitato di quartiere

A breve verrà chiuso il Centro Prelievi per le analisi del sangue, sito in via Toscana a Campobasso. Ancora una volta la ASREM assume una decisione che va nel senso opposto alle esigenze ed alle necessità dei cittadini e, in particolare, a quelli che abitano nel quartiere di San Giovanni dei Gelsi. Le motivazioni, per quanto ne sappiamo, andrebbero ricercate nella presunta carenza di personale. In buona sostanza, l’Azienda Sanitaria riterrebbe “anti-economico” l’utilizzo di tre infermiere in un Centro Prelievi, quale è quello di via Toscana, che effettua, in un anno, “solamente” seimila prelievi. L’Associazione “ Il nostro Quartiere San Giovanni” si oppone fermamente a questa decisione che penalizza i servizi sul territorio, e che produrrebbe, come prima conseguenza, l’allungamento dei tempi delle liste di attesa, poiché i cittadini sarebbero costretti a rivolgersi ad altre strutture sanitarie. Se si vuole garantire il diritto alla salute dei cittadini non si può utilizzare il mero criterio della convenienza, a meno che non si voglia procedere al progressivo smantellamento dello stesso servizio pubblico, fermo restando che quel servizio va comunque mantenuto in un ambito territoriale che comprende circa 20.000 abitanti. Il Centro Prelievi di Toscana, infatti, ha offerto sinora i propri servizi non solo al Quartiere di S.Giovanni dei Gelsi, ma anche al quartiere Vazzieri, alle contrade ed essi limitrofe ed ai residenti nei Comuni più prossimi (Gildone, Campodipietra…). L’Associazione, a meno di  riscontri positivi, organizzerà nei prossimi giorni un’assemblea di quartiere per approfondire l’argomento, e per decidere, insieme ai cittadini, eventuali azioni di protesta. Si invita anche il Consiglio Comunale di Campobasso a prendere una decisa posizione in merito, per contrastare quello che potrebbe essere un progressivo smantellamento dei servizi sul territorio. (Foto archivio).

 

Patto per il Molise, al via i primi interventi. Frattura e Nagni “Partiamo con viabilità, sicurezza e ripristino del territorio, sistema idrico e fognario”

Patto per il Molise, via ai primi interventi. Frattura e Nagni: partiamo con viabilità, sicurezza e ripristino del territorio, sistema idrico fognario e bonifica ambientale: il Patto per il Molise prende forma con l’attivazione dei primi cinque interventi per un valore complessivo di oltre 32,75 milioni di euro. Lo annunciano il presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura, e l’assessore Pierpaolo Nagni. “Mettiamo in moto il processo della realizzazione delle opere programmate, i cantieri saranno prossimi”, dichiarano. A questo scopo, indicati con delibera di Giunta regionale i soggetti attuatori degli interventi che rientrano nelle aree tematiche “Infrastrutture” e “Ambiente e territorio”.  Per la prima, sarà Rfi il soggetto attuatore dell’elettrificazione del primo tronco Roccaravindola-Isernia della linea Roccaravindola-Campobasso.  “Un intervento strategico del valore di 15 milioni di euro, atteso dai nostri pendolari, costretti ancora oggi a subire pesanti disagi a causa di una linea ferroviaria vetusta. Avviamo i lavori per migliorare l’accessibilità e l’intermodalità nel nostro territorio così da superare i problemi di isolamento e ridare slancio alla mobilità di persone e merci indispensabile per lo sviluppo e il potenziamento del nostro tessuto produttivo”, commentano Frattura e Nagni.  Per l’area tematica “Ambiente e territorio”, finalizzata a garantire condizioni di sostenibilità ambientale e la messa in sicurezza del territorio regionale, il Servizio difesa suolo e opere idrauliche e marittime della Regione seguirà gli interventi di messa in sicurezza dell’alveo del fiume Biferno (15 milioni di euro); il Consorzio industriale Valle Biferno sarà soggetto attuatore del completamento funzionale del depuratore del Nucleo (2 milioni di euro); il Consorzio industriale Pozzilli-Venafro lo sarà del completamento funzionale del depuratore del Consorzio stesso (500 mila); il Servizio regionale tutela ambientale infine lavorerà per il completamento di mappatura, censimento e perimetrazione dei siti contenenti amianto da bonificare (250 mila euro). “Diamo il via con tappe certe a un programma di interventi che con il Governo Renzi abbiamo costruito per garantire sviluppo e crescita al nostro Molise. Provvederemo a breve all’avvio degli altri interventi individuati nel corso di incontri e appronfondimenti con tutti i nostri amministratori locali per la puntale definizione”, concludono Frattura e Nagni.

M5S, dubbi sulla sostenibilità economica di Egam, i consiglieri grillini Federico e Manzo depositano pregiudiziale. Seduta rimandata a martedì prossimo

Antonio Federico ha spiegato: “Ad inizio seduta di Consiglio sono fioccate pregiudiziali sulle procedure da seguire e sul testo di legge, la cui discussione è stata rinviata a martedì prossimo su richiesta del Presidente della Giunta. Abbiamo lasciato agli atti della seduta, depositando anche nota formale presso l’Ufficio di Presidenza, una pregiudiziale. Restano intatti i nostri dubbi sulla sostenibilità economica di Egam e sugli obblighi previsti per i Comuni.Affermare che l’acqua è pubblica significa anche mettere in condizione i Comuni di essere protagonisti di questo momento, sia in termini culturali che formali, e non soggetti deboli che subiscono riforme calate dall’alto”.  Per Patrizia Manzo, “ci sono ancora numerosi dubbi da sciogliere sulla riforma ma, al di là dei tecnicismi che porrebbero i Comuni in difficoltà rispetto a quanto richiamato dal testo unico degli enti locali, bisogna ancora far rispettare i principi del referendum del 2011 sull’acqua pubblica, una battaglia che deve andare oltre lo slogan e deve coinvolgere una forza politica e sociale che, con passione e determinazione, garantisca la gestione pubblica di un bene che rappresenta un diritto inalienabile. L’acqua non può essere proprietà di nessuno, ma deve essere un bene condiviso equamente da tutti e che solo il pubblico può garantire”.

 

Consiglio Regionale, pdl 136, Salvatore Ciocca presenta emendamento ‘Fugare ogni dubbio circa il paventato rischio di privatizzazione dell’acqua’

Questa mattina, nel corso del Consiglio regionale che ha avviato l’iter circa la pdl 136 “Disposizioni in materia di Servizio Idrico Integrato”, ho presentato un emendamento alla stessa proposta di legge teso sia a fugare ogni dubbio circa il paventato rischio di privatizzazione dell’acqua  sia a ridefinire il ruolo dell’Azienda speciale “Molise Acque” . I principi cardine cristallizzati nell’ordine del giorno votato all’unanimità il 6 ottobre del 2015 e i 28 emendamenti,  che assieme al collega Di Nunzio avevamo presentato in seno alla Commissione congiunta, diventeranno quindi tutti parte integrante della proposta di legge 136 della quale discuteremo nel dettaglio fin dalla prossima settimana.  L’emendamento che questa mattina ho annunciato in aula –  e che porta la firma anche dei colleghi della Sinistra consiliare, Domenico Ioffredi e Filippo Monaco –   ha trovato l’accoglimento, oltre che del Governo regionale viste le chiare parole del presidente Frattura,  anche dei consiglieri Cotugno, Di Nunzio, Di Pietro, Lattanzio, Niro, Parpiglia, Scarabeo e Totaro.

Un innegabile e rilevante passo in avanti, sul percorso della chiarezza, che spegnerà definitivamente – mi auguro –  le tante,  e spesse volte pretestuose, polemiche.  E’ necessario però ricordare che,  per poter consentire alla  Molise Acque il ruolo auspicato di gestione con l’Egam, occorrerà procedere alla modifica della legge che regola l’Azienda speciale (la legge  regionale 1 dicembre 1999, n.37 e ss.mm.ii.).

Di seguito il testo dell’emendamento sul quale, ne sono certo, ci sarà ampia e convinta condivisione.

Disposizione di indirizzo

La Regione con successiva legge regionale modifica l’assetto strutturale e le finalità istituzionali dell’azienda speciale Molise Acque di cui alla legge regionale 1 dicembre 1999 n.37 e ss.mm.ii con la finalità di consentire alla stessa la partecipazione alle procedure di affidamento della gestione del servizio idrico integrato.

La Regione provvederà alla modifica della legge regionale 1 dicembre 1999 n.37 e ss.mm..ii. di cui al precedente comma entro  90 giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale.

Filiera avicola molisana, firmati oggi al Mise gli accordi quadro e sindacali. Frattura “Ora rilanciamo il settore”

 Filiera avicola molisana, sono stati firmati nella serata di oggi, martedì 28 febbraio, a Roma presso la sede del Ministero dello sviluppo economico l’accordo quadro e l’accordo sindacale: sanciti gli impegni reciproci delle parti per il rilancio della filiera, la salvaguardia dei livelli occupazionali e la riqualificazione delle professionalità presenti nel territorio. Lo comunica il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura. “Da oggi la nostra filiera guarda con elementi certi al suo futuro. Inizia una nuova era. Garanzia di tutto questo è il coinvolgimento del gruppo Amadori, leader a livello europeo nel settore”, così la sua soddisfazione. A sottoscrivere entrambi gli accordi, l’amministratore unico di Gam srl, Giulio Berchicci, l’amministratore delegato del gruppo Amadori, Massimo Romani, i segretari nazionali e le strutture territoriali delle organizzazioni sindacali Flai-Cgil, Fai-Cisl, Uila-Uil e Ugl, le Rsu di Gam e il presidente Frattura per la Regione. Il Ministero dello sviluppo economico ha firmato l’accordo quadro. 

“Tutti insieme, con la firma degli accordi, assumiamo responsabilità e impegni precisi per dare un nuovo corso a un settore determinante per l’economia molisana. Una giornata decisiva, quella di oggi, in attesa del perfezionamento della procedura di acquisto dei beni della filiera da parte di Agricola Vicentina srl”, dichiara Frattura.

“La Regione – rimarca –, continuerà, come fatto finora, a compiere ogni sforzo necessario per il successo dell’intera operazione che passa per due punti principali indicati nei nostri accordi, la riqualificazione dei beni della filiera e l’assunzione progressiva dei lavoratori. Saremo al fianco della società Agricola Vicentina per offrire il necessario supporto affinché possano concretizzarsi le condizioni indicate dal gruppo Amadori per la ripresa dell’attività produttiva e quindi per la risalita dei livelli occupazionali”.

“Questo risultato, che è frutto anche dalle condizioni che abbiamo costruito perché un colosso come Amadori decidesse di investire nel nostro Molise, è dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali, che hanno partecipato al percorso che abbiamo delineato per rilanciare la filiera. Oggi è soprattutto per loro che parliamo di avvio della ripartenza”, conclude il presidente Paolo Frattura.

 

 

Fondo Sanitario Nazionale, al Molise un incremento di 1,7 milioni di euro rispetto al 2016. Frattura “Oggi risultati importanti”

  Riparto del Fondo sanitario nazionale per l’anno 2017, al Molise un incremento pari a 1,7 milioni di euro rispetto alle risorse assegnate lo scorso anno: lo comunica il presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura, al termine dei lavori della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. “È un risultato importante – commenta –, condiviso con le altre Regioni che da anni vengono penalizzate dai criteri standard utilizzati nella suddivisione del Fondo sanitario, a cominciare da quello relativo alla popolazione residente, assai restrittivo per realtà che come il Molise soffrono una progressiva flessione del numero di abitanti”.

“Abbiamo evitato il rischio – spiega il presidente –, di vederci riconosciuta un’assegnazione inferiore a quella dello scorso anno, circa 5,9 milioni, anche a fronte dell’incremento generale dello Fondo stesso”.

“Le ragioni, che per primi come Molise abbiamo rappresentato, sostenuti poi dalle altre Regioni non valorizzate in sede di riparto, ci hanno consentito, nonostante la previsione di un quadro negativo, di colmare non solo il differenziale rispetto all’anno scorso, ma addirittura di portare a casa un ulteriore incremento di 1,7 milioni di euro: è davvero un risultato importante”, rimarca Frattura.

“La Conferenza – prosegue –, è giusto evidenziarlo, ha accolto anche l’istanza che abbiamo avanzato di prevedere, dal prossimo anno, l’utilizzo di nuovi e aggiuntivi criteri per il riparto delle risorse del Fondo sanitario, quali gli indici di anzianità, la minore densità demografica e altri indicatori epidemiologici specifici che concretamente rappresentano i nostri contesti socioeconomici”.

“A questo – ancora il presidente –, aggiungiamo anche la conferma, manifestata da tutte le Regioni, del contributo di solidarietà pari a 18 milioni di euro per l’anno 2017”.

Infine, Frattura ha richiesto di tener conto nel riparto delle risorse del Fondo sanitario, sempre dai prossimi anni, dell’impatto economico della presenza nel territorio regionale dell’Ircss privato a carattere nazionale, il Neuromed di Pozzilli, perché “per le sue dimensioni e specialità e per la sua attività ospedaliera e di specialistica svolta anche a beneficio degli assistiti delle altre Regioni, non può essere solo ed esclusivamente a carico delle risorse assegnate al Molise”.

Sempre nella giornata di oggi, giovedì 23 febbraio, il presidente della Regione ha incontrato a Roma il rettore dell’Università La Sapienza, il professor Eugenio Gaudio.

“Con il magnifico rettore Gaudio –  riferisce –, abbiamo individuato le ragioni per consolidare e rafforzare l’impegno reciproco a programmare e attuare corsi di laurea per le professioni sanitarie con particolare riferimento alla sede di Isernia dove continuerà a essere attivo il corso di laurea per le professioni infermieristiche e saranno valutate eventuali offerte formative legate alle esigenze del nostro territorio. Condivisa da entrambi la necessità di implementare la formazione rivolta ai professionisti sanitari”.

“La sede universitaria di Isernia è un investimento formativo per una rinnovata attenzione alle professioni sanitarie del Molise attraverso la collaborazione tra Università la Sapienza , Regione e Asrem”, conclude Frattura.